Paresia 01

  • Bericht auteur:Agenda2029
  • Bericht gepubliceerd op:19/09/2024
  • Leestijd:11 minuten gelezen
  • Berichtcategorie:Intern

Dear all,

I am Riccardo Barbieri, from Milan, Italy. Peter asked me to present myself. First some personal things and then “how I got here”.

Born in Milano 1963, but after separation and my mother taking me “back” to Holland where I was raised from 5 years old, becoming Dutch my primary language. “Back” because my mother was born in Indonesia, part of the large group of the “Indisch” community who were “sent back” to Holland after Indonesia’s independency, directly after WWII.

I grew up in the Hague, which now seems to have some curious connections. Our humble appartment was not far from where the Dutch King now lives, it’s the city of The Peace Palace and the International Court of Justice. I visited it last year with my italian girlfriend who is a lawyer and writing an accusation against Bill Gates in the name of WABT, one of the few UN sub-organisations that still dares to go against the established narratives. The Hague also hosts the main office of Royal Dutch Shell, which for a long period was the greates company of the word (is said). And that was next to the high-school I went to, Maerlant Lyceum, which happens to be the same as former Dutch premier Rutte (two years later).

I went to Deflt Technical University and got my Masters Degree in Science for Industrial Design. Basically consumer products design and marketing. One is supposed to run and apply at one of the many multinationals to start his carreer. But, as I explained Peter by phone, already then I had a not good feeling about multi-nationals and the whole supposed carreer and success path. If found the excuse to go and do a three-months course in spanish in Sevilla to “improve” my CV for my supposed future international carreer. In the end I have lived there 25 years, having run several small businesses of my own. Not surprisingly spanish became my second language.

Now I am “back” in Milano, Italy, since about seven years. It had remained pending with my father to also do a life as “real” italian citizen (before it was only holidays to visit him) and simply to be close to him. Now he is getting old and I dedicate quite some time to take care of him (basically cooking, but the Italian way, twice a day).

Involvement with Paresia

When my last business in Sevilla stopped being lucrative, starting around 2011, and I had to think of some alternative source of income, Following the established paths, however, did not convince me at all. I mean businesses like buying stuff for 1 Euro and sell it for 2 Euros, either for myself or within an established structure.

But I saw great potential in internet as a wonderful tool for the exchange and progressive accumulation of human knowlegde and wisdom. So, I didn’t know how define it yet in those days, but essentially my intention was… a Portal! I had to start from scratch, but the idea was that if it was interesting and engaging enough it would gain public little by little until reaching a number large enough to “somehow” generate income.

I have made several attempts, but unfortunately my limited programming skills have never brought me to a stable, solid and secure enough portal to open it up to the great public.

 


 

Allora, buongiorno a tutti.

Grazie di esserci,  grazie di questa manifestazione e grazie per la opportunità di dire due parole.
È fondamentale ed importantissimo continuare a richiamare e manifestarci per la libertà di parola, la libertà di stampa e soprattutto per la onestà della Stampa! Questo è quello che la stampa non offre più da anni. A parte di raccontare essenzialmente bugie o cose triviali, soprattutto nascondo la “altra” parte delle notizie, la altra parte della verità. quella che non vogliono che conosciamo. Così è più facile sostenere le balle che loro vogliono e così manipolarci più facilmente. La RAI in primis.

Il problema è… che la RAI non è realmente il problema, la Rai è solo un sintomo! E un sintomo globale purtroppo. Perché il commando non ce l’ha la RAI. E non ce l’ha la Meloni. E nemmeno ce l’ha la nostra cara dittatrice dell’Europa Frau EUrsula von der Leyen. Ce l’ha la Casa Bianca e li dentro probabilmente la CIA o qualsiasi di quelle agenzie scure USAmericane.  Perché alla fine tutti i canali di TV e MSM in generale sono proprietà di Blackrock e simili, le aziende più dominante del mondo.

Sono solo giornalisti e “canali” indipendenti che portano un po’ di luce, un po’ di verità nel buio delle menzogne. E proprio questi giornalisti sono quelli che vengono perseguiti, incarcerati o addirittura uccisi. Come è stato la intenzione anche con Julian Assange, ovviamente, di cui fortunatamente ha potuto scappare, anche se ha dovuto firmare prima qualche “confessione” sconosciuta per un “crimine” che non ha mai esistito. Ma ci sono decine, se non centinaia, di giornalisti in tutto il mondo che vengono uccisi, perché cercano di portare la verità alla luce. Molti giornalisti indipendenti sconosciuti, quasi anonimi, tutto quest’anno in Gaza, ma anche già da anni in sud-America i difensori della foresta amazonica.

Dunque, mi hanno chiesto di parlare di Assange. Pero in questo momento non è più Assange stesso quello che importa. Siamo un passo o anche due più in là.
#FreeAssange Liberare Assange, fortunatamente, è diventata una realtà. Una battaglia vinta, certamente. Un uomo salvato dalla tortura e la morte. Un simbolo sopravvissuto e questo lo considero importantissimo.

Ma la lotta non è finita lì. Per cominciare, rimane il GRAZIARE a Assange! Perché… anche se la sua “confessione” firmata non sia giuridicamente valida, sappiamo che lo useranno comunque come scusa per andare dietro a altri giornalisti. Perché, già stiamo vedendo da anni, loro si permettono qualsiasi scusa per i suoi crimini e le sue ingiustizie, siano valide o no. (Generalmente non lo sono) Loro se ne fregano. Se ne fregano della giustizia, della etica, di noi, di tutto!
Quindi, solo graziare a Julian li toglie la possibilità di usare questa scusa e quindi toglie la minaccia per tutti gli altri giornalisti e la stampa mondiale.

Allora, chi è la unica persona che può concedere la grazia a Julian Assange – e così a tutta la stampa globale? Il prossimo presidente dei Stati Uniti! E chi ha promesso di farlo durante tutta la sua campagna elettorale? Robert F. Kennedy! Il stesso Robert Kennedy che è stato qui a Milano tre anni fa, (e ho avuto l’onore -totalmente causale- di poter stringerli la mano) nella più grande manifestazione contro green pass, lockdown e tutte le menzogne e cazzate inventate e imposti dalla OMS a traverso il pupazzo Speranza.

Ora, Kennedy stesso è stato vittima di persecuzioni, attacchi, diffamazioni e censura. Praticamente ha tutta la sua propria famiglia Kennedy in contra. Ma lui solo cerca giustizia. E non solo lo cerca per Julian Assange e per il primo ammendamento Americano. Lui cerca giustizia nel governo, nella autorità. Come lo fecero il suo zio JFK e i suo proprio papà RFK Sr. e per cui sono stati ammazzati tutti due. (dopo viene un appendice su di questo).

Kennedy vuole eliminare la corruzione nella casa bianca come i suoi antenati. Si voleva candidare dentro del suo proprio partito di tutta una vita (70 anni!), del suo zio e il suo papà assassinati. Ma NON glie lo hanno permesso! I propri Democratici hanno fatto di tutto per ostruirlo e per spingere di nuovo Sleepy Joe. Da lì che lui se n’è uscito. Non una decisione facile, ma i democratici non erano più quelli di una volta, sono diventati più corrotti e cattivi che il proprio diavolo. Ma anche da indipendente lo hanno ostruito tanto, che ha dovuto prendere una decisione ancora più difficile. Lasciare la sua propria campagna per unirsi con Trump, un repubblicano, il supposto nemico di tutta la vita.

Ora… Uno può pensare di Trump quello che vuole. Ma per cominciare anche lui è un emarginato alla fine. Non è un politico della vecchia guardia con tutte le sue intrecci stabiliti da decenni. In quel senso è stato proprio una stella nuova al firmamento, inaspettato per gli americani e per tutto il mondo. E guarda che tutti quanti se ne sono saltati addosso. Tutti quanti chi? Proprio quelli che ancora impongo alla RAI e tutti i canali TV e MSM del mondo quello che è la verità e quale no, qual è la giustizia e quale no. Proprio quelli contra cui stiamo manifestando noi qui, oggi. Sappiamo chi sono, anche se hanno molti nomi, la Deep State, i Neocon, la WEF, Agenda2030, il Vecchio Ordine Mondiale (non è “nuovo”) e così via.
Io in quelle elezioni non ero proprio a favore di Trump, ma si del tutto in contro della Hillarious Clinton, forse una delle donne più cattive esistenti di questi tempi. Lei avrebbe iniziato multiple nuove guerre e di forma estremamente aggressiva.

Anche Trump vuole fare pulizia nella Casa Bianca, lo chiama “Drenare la Palude!”
Dopo il fallito attentato, Trump e Kennedy si sono messi in contatto e hanno trovato che sulle cose essenziali (fondamentalmente la corruzione nella Casa Bianca) coincidono e anche si fidano l’uno del altro. Hanno deciso che la miglior opzione per poter farlo è soprattutto evitare che vinca Kamala Harris e i Democratici, e che dovevano unirsi fosse come fosse.
(A proposito, Kennedy stesso nella sua campagna già prometteva comunque di fare un governo di coalizione, mai visto in America, di vari partiti e anche indipendenti.)

Allora per quello che rispetta a Assange, alla RAI e tutti gli altri TV/MSM nel mondo… Vedo che abbiamo davanti una opportunità eccezionale, unica e finale. Se Trump e Kennedy arrivano alla Casa Bianca, comincerà una epoca di grande pulizia che prima o dopo arriverà anche in Europa ed in Italia. Se invece si mette la Kamala nel ufficio ovale, allora si chiuderanno le porte alla libertà di espressione e stampa per sempre e per tutti, come pronostica Kennedy. Se dobbiamo arrivare a 2028 sarà tardi.

Quindi, un anno fa, ho cominciato a fare campagna per #FreeAssange, ma poi sono passato fare campagna per Kennedy e adesso anche con Trump, sotto il hashtag #EuropeansForKennedy.
Questo cosa vuole fare?
Molto semplice, quello che (dicono che) Assange ha fatto due elezioni fa, anche con/per Trump: cercare di influire sulle elezioni americane con un po’ di pressione esterna. 
Come? Semplice, cercare di attivamente usare e diffondere il hashtag #EuropeansForKennedy in tutti i social e canali conosciuti e sconosciuti e farlo diventare virale (ovviamente tutti di quel cgl di Suckerberg, FB, WA, IG, su twitter (bravo Musk), linked-in, Tiktok, youtube). Usarlo in commenti sotto articoli di giornali, reviste ecc. Articoli, sia sulle elezioni americane, che le guerre varie, che tutte le cazzate 2030, lgbptxyz, ecologia, macchine elettriche, 5G ecc.
Anche scrivere direttamente a amici nei Stati Uniti per “condividere” il tuo parere. E anche paesi Europee.
Non sarebbe una bella ironia che abbiano messo in carcere a Julian per (fra l’altro) aver influito sulle elezioni americane (per noi), e che adesso noi potremmo farlo graziare, precisamente, influenzando di nuovo quelle elezioni?

Allora, si tratta di far diventare virale il hashtag #EuropeansForKennedy ma insieme con la pagina web che lo spiega perché tutti lo capiscano bene. Agenda2029.is/EuropeansForKennedy viene in 6 lingue DE/EN/ES/FR/IT/NL
Dobbiamo insistere e ripetere quanto più possibile, perché quella è la forza della TV, la eterna, noiosa ripetizioni dello stesso messaggio, sia pubblicità per vendere o una idea politica.

Abbiamo fina a novembre di fare “campagna”. Ovviamente si deve anche andare avanti con le azioni già pensati e/o regolari, ma mi pare, che dopo del 5 di novembre sapremo davvero cosa e come possiamo fare con(tra) la RAI, e non solo.

 

Appendice – C’è  gente a chi non piace Kennedy perché ha “mostrato appoggio a Israele”. Questo è inevitabile, forma parte del “rituale” delle elezioni americane. Semplicemente o non puoi nemmeno presentarti o sei morto prima di arrivare a qualsiasi punto di relevanza. Ma sono solo parole, possono essere promesse false come qualsiasi altra promessa in campagna elettorale, come per esempio ridurre le tasse.
Invece, sia JFK nel 1963 che RFK nel 1968 sono stati uccisi tutti due dalla Mossad, infiltrata nella CIA, perché volevano ridurre il potere di Israele sulla politica americana e soprattutto evitare che potesse raggiungere la tecnologia per fabbricare la bomba atomica. Tutti due volevano seguire il piano di solo ridurre le armi nucleari nel mondo fino a zero e poi anche le armi convenzionali, perché nessun paese avesse neanche più la capacità di fare guerra.
L’assassinato di JFK fu un autentico colpo di stato Americano, ed è da quella volta li che il complesso militare-industriale e la CIA, infiltrati da Sionisti, hanno preso il controllo e hanno portato il mondo alla situazione sempre più disastrosa, fino a dove stiamo adesso. Sarebbe un’altra preziosa ironia se questo ciclo disastroso, che è cominciato con l’assassinato di un Kennedy, si potesse chiudere con la entrata nella casa bianca di un altro Kennedy.